...Niente comincia alla vigilia, tutto comincia molto prima,
o già era cominciato prima del prima, perfino il nome che il bambino riceve
contiene un po' del suo futuro, bisognava fare attenzione nello scegliere i nomi,
il segno del nome accompagna la persona sin dopo la morte, è il nome che rimane
oltre il corpo, scomparso questo soltanto il nome è testimone della sua antica esistenza,
e la presenza degli dei si mostra nei nomi, Ifá appare in quelli che cominciano per Fá;
famiglie di cacciatori, o quelli che vogliono onorare i cacciatori, avranno Odé nel nome,
sarà Odeyalé o Odetolá, quelli di Ogum saranno Ogundipé o Agunmolá, e si può mettere l'acqua,
omi, o bambino, omo, in un nome, o la montagna, okê o Oxum la dea del fiume,
o l'allegria che è ayó, il nome rimarrà come realtà indistruttibile, se un uomo sarà re
il suo nome dovrà anticipare quello che lui sarà, è tutto previsto ma con degli errori nella
previsione, ci sono dei vuoti che non si vedono; in questi vuoti può sorgere l'inaspettato,
il bambino che sarà re può perdere il suo regno prima di diventare adulto, Fatogum alle volte
vedeva il futuro con tanta nitidezza che ne rimaneva spaventato ma anche vedeva le possibilità
che questo futuro morisse come futuro, morisse prima di diventare presente, nelle linee che
raggiungoni il futuro ci sono dei momenti di debolezza che noi vediamo e che possono
distruggere tutta la struttura, i cammini partono da ogni persona e sono dei cammini
prevedibili, nell'incontro di vari cammini appare il conflitto e non c'è nulla che esista
di più nelle risposte alle consulte che il conflitto stesso, Fatogum è abituato a percepire
i conflitti prima che essi si mostrino, conflitto tra uomo e donna, tra uomo e uomo, tra
donna e donna, tra un lato e l'altro del mercato, tra una via e l'altra, tra un dio e un
altro, tra una città e l'altra, conflitti giustificati e conflitti apparentemente non
giustificati, soltanto se ci fosse stato un motivo profondo, nascosto, vecchio di molte vite, che fosse spuntato tra una persona e l'altra e avesse
determinato un'esplosione, allora il conflitto poteva finire con la morte, e lì si fermava la
previsione, guardando il futuro Fatogum vedeva la morte come un punto nella strada, la sua e quella
di tutti quelli che sono a Keto con lui, ma ci sarà Keto oltre lui e oltre gli altri...
...il babalaô parla come se il futuro
pesasse sulla sua schiena, si curva un po' e guarda il suolo,
dice che nssuno può cambiare il futuro, almeno è impossibile
cambiarlo del tutto, nemmeno gli déi arrivano a tal punto,
quello che si pu fare è prendere dei provvedimenti
affinché l'evento non faccia molto male od offrire dei
sacrifici propiziatori che ci facciano diventare parte
integrante degli avvenimenti affinché essi siano sempre
a nostro favore, o noi sempre a loro favore, e allora
tutto fa parte del futuro, non soltanto quello che succede
alle persone, ma anche oggetti, luoghi, uccelli, insetti,
animali della terra, piante, perché tutte le forme si
mescolano nel futuro...
(Antonio Olinto, Il re di Keto,
Ed. it. Jaca Book, Milano, 1985)